ROVIGNO - A CINQUANTATRÈ ANNI DALLA MORTE
Commemorato l'eroe popolare Matteo Benussi
ROVIGNO - L'associazione combattenti antifascisti di Rovigno ha commemorato ieri, nel 53.esimo anniversario della morte, l'eroe popolare di Rovigno, Matteo Benussi-Cio. Alla cerimonia, avvenuta ai piedi del Monumento ai caduti in riva Valdibora, dove sono posti, a memoria delle loro gesta, i busti dei due eroi popolari di Rovigno: Matteo Benussi-Cio, ai piedi del cui cippo è stata posta una corona di fiori, e di Pino Budicin. Ai numerosi presenti si sono rivolti poi Anton Petrović, a nome dell'associazione combattenti rovignese, e Andrea Malusà, in rappresentanza dei giovani aderenti a questa associazione che porta alti gli ideali dell'antifascismo. Ambedue hanno ricordato la figura di Matteo Benussi–Cio che, nato a Rovigno nel 1906, è stato uno degli appartenenti di rilievo a quel grande movimento antifascista che ha sempre caratterizzato la città di Rovigno. Dalla sua più tenera età, come sottolineato, ha sempre combattuto per i diritti dei lavoratori e contro il fascismo. Iniziazione che per lui era avvenuta a Monfalcone, dove a soli 14 anni si era trasferito per motivi di lavoro. Rientrato a Rovigno, partecipa, già negli anni Venti, a numerose azioni sovversive nei confronti del regime, per poi partecipare alla LPL, prima nelle file del Battaglione "Pino Budicin", poi quale combattente della I Brigata istriana. I rovignesi e i suoi compagni di lotta, come afferma il Petrović, lo ricordano soprattutto per il suo coraggio quale membro dei vari gruppi d'intervento durante la LPL, ma pure per la spericolatezza, quando, al di là del pericolo, caparbiamente, ogni Primo Maggio, a dispetto dei fascisti, riusciva a far sventolare sul campanile di Rovigno la bandiera rossa. Provato dalla guerra, nel 1951, si spense per grave malattia, durante il suo ricovero a Belgrado. Una figura, come detto, che assieme a tante altre che hanno rappresentato il momento storico tra le due guerre, va certamente ricordata a tutti e, in particolar modo, ai più giovani, perché rappresenta un pezzo di storia che non va dimenticato. Alla commemorazione hanno preso parte il vicepresidente del Consiglio cittadino, Silvio Brunelli e il consigliere Smiljana Malusà. Per la famiglia, molto commosso, il figlio Ercole Benussi.
Eleonora Brezovečki